Lemus sfida il 4T: "Scegliere i giudici a Jalisco non è una lotteria".

In una chiara sfida al modello di riforma giudiziaria promosso a livello federale, il governatore di Jalisco Pablo Lemus ha categoricamente respinto l'uso di una "tombola" o lotteria per la selezione di giudici e magistrati, sostenendo che il processo dovrebbe essere basato sul merito e sulle capacità.
Nel mezzo dell'intenso dibattito nazionale sulla riforma giudiziaria, il governatore di Jalisco Pablo Lemus ha preso una posizione ferma che prende le distanze dal piano federale: l'elezione dei giudici non dovrebbe essere un gioco d'azzardo. Lemus ha espresso il suo totale rifiuto del metodo del "campionato" per il rinnovo del sistema giudiziario statale, sostenendo che la giustizia non può essere lasciata al caso.
La sua posizione si basa sulla difesa della meritocrazia come pilastro del sistema giudiziario. "Il governatore ha sostenuto che il merito dovrebbe essere la considerazione chiave nel processo di rinnovamento della magistratura", è stato riportato dopo il suo intervento.
L'iniziativa presentata dall'amministrazione Lemus al Congresso di Jalisco per la riforma giudiziaria locale esclude esplicitamente qualsiasi tipo di lotteria o estrazione. L'obiettivo, come spiegato, è garantire che le posizioni siano ricoperte dalle "donne e dagli uomini migliori", selezionate in base alla loro formazione, esperienza e carriera professionale.
La filosofia alla base della sua proposta è racchiusa in una frase che definisce la sua visione del servizio pubblico e della giustizia.
"La vita è fatta di lavoro, merito, impegno. Non di vincere alla lotteria", ha affermato Pablo Lemus, sottolineando la sua convinzione che l'abilità tecnica debba prevalere su qualsiasi altro criterio.
La posizione di Jalisco rappresenta uno dei primi e più chiari contrappesi al modello di riforma giudiziaria promosso dal governo della Quarta Trasformazione. Mentre a livello nazionale l'elezione popolare di giudici, magistrati e ministri viene promossa come metodo per democratizzare la giustizia e rompere con le presunte élite, la proposta di Lemus mette in guardia dai rischi di politicizzare o lasciare al caso la selezione di profili che richiedono un'elevata specializzazione tecnica.
Questa disputa posiziona Jalisco come possibile "laboratorio" per un modello alternativo, generando un dibattito fondamentale su due visioni opposte per la riforma di uno dei pilastri dello Stato.
L'insistenza di Lemus su un modello basato sul merito si basa anche sull'esperienza recente. Il governatore ha sottolineato che le elezioni giudiziarie tenutesi a giugno non sono riuscite a motivare la partecipazione dei cittadini a Jalisco né a generare certezza. Ha chiesto di armonizzare la riforma in modo che il processo del 2027 non solo garantisca profili professionali e sia indipendente dai partiti politici, ma incentivi anche i cittadini ad andare alle urne, osservando che l'affluenza alle urne a Jalisco nelle precedenti elezioni ha superato i 3,7 milioni, una cifra ben lontana da quella raggiunta nelle elezioni di giugno.
La Verdad Yucatán